Quando andrò in pensione? Quanto manca al mio ritiro dal lavoro? Rispondere a queste domande non è semplice.
Nel nostro Paese, infatti, le riforme delle pensioni e i diversi provvedimenti legati agli anticipi pensionistici si susseguono di anno in anno, generando una serie di dubbi sul momento esatto del pensionamento.
In questo articolo spiegheremo come ricostruire la propria situazione previdenziale e contributiva per riuscire a rispondere alla domanda “Quanto mi manca per andare in pensione?”.
Vedremo poi due strumenti di simulazione INPS, uno ad accesso libero, “PensAMi”, e l’altro che necessita delle credenziali personali dell’utente, “La mia pensione futura”.
Dopodiché scopriremo quali sono gli strumenti per gestire eventuali anomalie emerse circa i contributi accreditati, dal fascicolo previdenziale online alle opportunità offerte a chi è meno avvezzo all’uso dei servizi telematici.
Vedremo poi in che modo è possibile controllare i contributi versati al fondo pensione per tutti i soggetti che hanno scelto di aderire alla previdenza complementare.
Analizzeremo, inoltre, le opportunità di anticipo pensionistico attualmente previste dalla previdenza pubblica, ma che dal 2025 coinvolgono anche quella complementare.
Infine, proporremo una panoramica sulle opzioni di verifica della propria situazione contributiva rese disponibili agli aderenti del Fondo Telemaco.
PensAMi: il simulatore INPS
Un primo passaggio per capire quanto manca al momento della pensione pubblica è utilizzare il simulatore INPS denominato “PensAMi” (Pensione A Misura).
Si tratta di un servizio online che non richiede nessuna autorizzazione per l’accesso. Per utilizzarlo, dunque, non è necessario essere in possesso di credenziali univoche, come ad esempio lo SPID, ma lo si può provare subito per avere un’idea di quale sarà il momento in cui si andrà in pensione.
L’INPS nella pagina descrittiva del servizio dichiara:
“Questo strumento permette a tutti gli utenti, senza autenticazione, di verificare i possibili scenari pensionistici.”
PensAMi è quindi utile soprattutto a farsi un’idea “fai da te” (lo ribadisce più volte anche l’INPS) di quando e come si andrà in pensione in base alla normativa vigente.
Tuttavia, è importante ricordare che attraverso questo servizio:
- non è possibile conoscere la situazione effettiva della propria contribuzione, in quanto è l’utente che inserisce i dati per ottenere diversi scenari;
- consente di conoscere le principali pensioni e alcuni istituti per anticipare l’accesso alla pensione;
- non fornisce informazioni sugli importi della pensione.
Come detto, è solo uno strumento basilare, che però rappresenta un primo passo nella costruzione della risposta alla domanda iniziale.
In questo tutorial dell’INPS si illustra il funzionamento del simulatore da mobile, tramite un’app dedicata.
La mia pensione futura: simulazione e controllo dei contributi
“La mia pensione futura” è un servizio INPS che consente di fare un passaggio in più nella verifica delle tempistiche per andare in pensione, sempre in base alla normativa vigente, ma anche nella quantificazione dell’assegno pensionistico futuro.
In questo caso è possibile accedere al simulatore soltanto utilizzando le proprie credenziali personali (SPID, CIE o CNS), poiché per il calcolo vengono utilizzati i dati relativi al lavoratore in possesso dell’INPS, in termini di contributi versati alle diverse gestioni dell’ente.
Grazie a questi dati si ottiene una proiezione sul futuro che consente di simulare:
- età di pensionamento;
- importo della pensione, anche in rapporto all’ultima retribuzione stimata.
Oltre a queste due importantissime informazioni, che peraltro è possibile modulare facendo diverse ipotesi sul futuro lavorativo, questo strumento consente di fare un primo controllo sul corretto accredito di tutti i contributi spettanti. L’utente può infatti verificare che siano stati conteggiati tutti i versamenti dovuti nel corso della propria carriera fino al momento della consultazione.
Si tratta di un’operazione importante perché, per svariati motivi, potrebbero emergere delle incongruenze e, dunque, diventa immediatamente possibile porvi rimedio.
Vediamo come.
Fascicolo previdenziale del cittadino: come gestire il conteggio dei contributi
Veniamo dunque alla gestione attiva della propria situazione previdenziale. Tutti i lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria INPS sono titolari di un Fascicolo previdenziale del cittadino, un portale di accesso ai principali servizi messi a disposizione dall’istituto di previdenza.
Anche in questo caso si accede all’area riservata utilizzando le proprie credenziali.
A questo punto, l’utente può:
- controllare il proprio estratto conto contributivo;
- ottenere informazioni sulla propria posizione contributiva;
- utilizzare gli strumenti per la gestione delle segnalazioni da inviare all’Istituto.
La possibilità di consultare, scaricare e stampare certificazioni sanitarie, reddituali e la corrispondenza inviata dall’Istituto, rende questo servizio la porta d’accesso per tutte le materie previdenziali e assistenziali di competenza dell’INPS.
Quali sono le alternative per chi non ha familiarità con gli strumenti telematici?
Può capitare che le soluzioni e i servizi online risultino di difficile utilizzo, considerando anche che il portale INPS gestisce una mole considerevole di informazioni legate a un numero consistente di prestazioni.
Per questo motivo, l’INPS mette a disposizione diversi canali di comunicazione diretta per rispondere alle esigenze degli utenti.
Vediamo quali:
- Servizi a distanza:
- Contact Center: raggiungibile al numero 803.164 (da rete fissa) e 06.164.164 (da rete mobile), permette di richiedere informazioni o ricevere assistenza per risolvere le proprie necessità
- INPS Risponde: è il servizio online che consente di inviare, direttamente da computer, smartphone o tablet, richieste di chiarimenti su normative e servizi
- Prenotare un appuntamento in sede: per chi preferisce un contatto di persona, è possibile fissare un appuntamento presso gli sportelli INPS utilizzando uno dei seguenti canali:
- portale INPS: tramite la pagina “Ricerca Sede” si possono verificare le disponibilità e prenotare un appuntamento nella sede di competenza;
- app INPS Mobile: offre le stesse funzionalità del portale per cercare una sede, controllarne la disponibilità e fissare un incontro;
- Contact Center: chiamando i numeri già indicati, il sistema automatico guida l’utente nella prenotazione. Sarà sufficiente fornire il codice fiscale e il motivo della richiesta per scegliere data e ora disponibili. Un SMS di conferma riepilogherà i dettagli dell’appuntamento.
Supporto tramite CAF e Patronati
Per chi necessita di un supporto aggiuntivo, è possibile rivolgersi a CAF e patronati.
Questi enti dispongono di canali di comunicazione privilegiati con l’Istituto e possono sia gestire direttamente alcune pratiche, sia indirizzare l’utente verso il servizio più adeguato.
Andare in pensione in anticipo: le opportunità nel 2025
Visti tutti gli strumenti a disposizione per fare le opportune verifiche, quali sono i requisiti per andare in pensione nel 2025? Quali sono le opportunità offerte per andare in pensione in anticipo rispetto al pensionamento “ordinario”, che ricordiamo essere fissato a 67 anni?
Per il 2025 sono state confermate tre tipologie di anticipo pensionistico, più un’importante novità che coinvolge anche i fondi pensione.
1. Quota 103
Quota 103 potrà essere utilizzata per tutto il 2025 e riguarda i lavoratori che maturano entrambi i seguenti requisiti:
- 62 anni di età;
- 41 anni di contributi.
Chi raggiungerà tali requisiti entro il 31 dicembre 2025 potrà esercitare il diritto ad andare in pensione con Quota 103 anche in un momento successivo a questa scadenza.
2. Opzione Donna
Nel 2025 potranno andare in pensione tra i 59 e i 61 anni (a seconda del numero di figli) le seguenti categorie di lavoratrici del settore pubblico o privato:
- caregiver: donne che svolgono da almeno sei mesi assistenza al coniuge, o a un parente convivente, affetto da patologie invalidanti;
- disabili con invalidità uguale o superiore al 74%;
- lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende per le quali è attivo un tavolo di crisi.
3. APE Sociale
Viene confermata l’APE Sociale, la misura di pensionamento anticipato destinata a specifiche categorie di lavoratori in condizioni di particolare difficoltà, come disoccupati, caregiver, persone con invalidità certificata pari o superiore al 74% e addetti a mansioni gravose.
Per accedere alla misura sono richiesti i seguenti requisiti:
- avere almeno 63 anni e 5 mesi di età;
- aver maturato un’anzianità contributiva di almeno 30 anni (che sale a 36 per i lavoratori impegnati in mansioni gravose). Per le donne invece è prevista una riduzione di 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di due anni;
- non essere già titolari di una pensione diretta.
4. Pensione anticipata contributiva
La Legge di Bilancio 2025 introduce un’importante novità per la pensione anticipata, estendendone il calcolo anche agli importi maturati con la previdenza complementare.
Dal 2025 sarà quindi possibile accedere alla pensione anticipata cumulando i montanti della previdenza pubblica e di quella complementare, a condizione di soddisfare i seguenti requisiti:
- età: almeno 64 anni;
- anzianità contributiva: almeno 25 anni (requisito che salirà a 30 dal 2030);
- regime: appartenenza al sistema contributivo puro, riservato a chi è iscritto alla previdenza pubblica dopo il 1° gennaio 1996;
- importo dell’assegno: l’assegno pensionistico complessivo maturato deve raggiungere una soglia minima, pari a:
- 3 volte il trattamento minimo per gli uomini;
- 2,8 volte per le donne con un figlio;
- 2,6 volte per le donne con due o più figli.
Quello degli anticipi pensionistici è quindi un sistema complesso, in continua evoluzione, che rende imprescindibile un buon controllo della propria situazione previdenziale e contributiva.
Dunque, è importante non solo utilizzare bene tutti i servizi forniti dall’INPS e consultare con regolarità il proprio fascicolo contributivo (almeno una volta l’anno, per non trascurare potenziali problematiche), ma anche valutare con attenzione l’opportunità di affiancare la previdenza complementare a quella pubblica, per non avere brutte sorprese al momento del pensionamento.
Leggi anche il nostro approfondimento Pensioni 2023: tutte le principali novità
Fondo Pensione Telemaco: come controllare i contributi e la posizione individuale
Per gli aderenti a un fondo pensione come Telemaco, il controllo della propria situazione contributiva e la simulazione della pensione integrativa futura sono particolarmente semplici.
Due sono gli strumenti per recuperare tutte le informazioni necessarie.
Il primo è l’Area riservata disponibile sul sito del Fondo, che consente agli iscritti di consultare la propria posizione individuale in tempo reale.
Accedendo a questa sezione, è possibile consultare il riepilogo della propria situazione, contenente informazioni relative:
- all’ammontare complessivo della propria posizione individuale;
- al riepilogo della propria posizione: TFR, versamenti dell’azienda, eventuali contributi una tantum del lavoratore, trasferimenti, anticipi erogati, riscatti erogati, RITA, rendimenti generati etc.;
- alla panoramica del proprio profilo: comparto di investimento scelto, valore quota, etc.;
- al riepilogo delle operazioni svolte: prelievi, versamenti, prestazioni richieste, etc.
Il secondo strumento consiste nel Prospetto delle prestazioni pensionistiche – Fase di accumulo, che il Fondo trasmette ogni anno all’aderente entro il 31 marzo e che presenta, tra le diverse informazioni, anche il valore della posizione individuale al 31 dicembre dell’anno precedente e la stima dell’importo che l’aderente riceverà al momento del pensionamento.
Leggi anche la news È disponibile il Prospetto delle prestazioni pensionistiche – Fase di accumulo relativo al 2024
Sul sito del Fondo Telemaco sono inoltre disponibili tre differenti strumenti per avere le informazioni necessarie sulla pensione pubblica e su quella complementare, con la stima dei relativi valori.
Nel dettaglio:
- Motore di calcolo personalizzato: consente di effettuare simulazioni sulla propria pensione complementare futura.
- Motore per la rendita: offre all’iscritto la possibilità di confrontare, in termini economici, le diverse tipologie di rendita offerte da Telemaco al momento del pensionamento.
- EasyPens: strumento di simulazione per chi desidera effettuare la stima della propria posizione previdenziale (pubblica e complementare).
I motori sono raggiungibili alla nostra pagina dedicata Calcola la tua pensione e offrono l’opportunità di avere un quadro completo della propria situazione previdenziale e del ventaglio di scelte a disposizione.
Inoltre, anche all’interno dell’Area riservata è presente un simulatore che consente all’aderente una valutazione sintetica e prospettica del proprio programma previdenziale.
Conclusioni
Controllare la propria situazione previdenziale è dunque un’operazione piuttosto immediata. Anche in questo, consigliamo di farlo almeno una volta l’anno, in modo da accorgersi subito eventuali anomalie, quali ad esempio i mancati versamenti del datore di lavoro.
Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione leggere la Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità” della Nota informativa.